Marco Santi in vista di Slam FC 12 “Para Bellum” e WAR Submission King Championship, l’organizzatore dell’evento ai microfoni di 4once.it.

Domenica, nella cornice della Tuscany Hall di Firenze, si terrà la dodicesima edizione dello storico evento organizzato da Marco Santi. Due i momenti principali della giornata: in primis WAR, torneo submission only giunto alla seconda edizione; in seguito lo Slam vero e proprio, composto da una variegata card dilettanti e professionisti.

Su WAR Submission Kings Championship:

Sono molto soddisfatto di WAR Submission Kings Championship. È il primo torneo submission only in Italia, e già questo è un record. Quest’anno, in quanto a nomi, siamo riusciti a creare un evento di altissimo livello anche paragonandolo al contesto internazionale, credo solo l’ADCC ed il Polaris ci superino in questo momento. Posso dire che WAR è al top europeo, l’anno scorso è venuto fuori un bellissimo torneo e quest’anno sarà ancora meglio.

Sono dell’idea che, se vuoi proporre un evento submission only, non puoi fare a meno del regolamento o EBI o ADCC, anche solo per una questione di spettacolo. Non puoi fare a meno delle heel hook. Non mi interessa giudicare gli altri, io penso al mio, semplicemente a livello di spettacolo siamo un’altra categoria. Se si parla di submission only, in Italia siamo noi, non altri eventi che si fregiano dello stesso nome, ma propongono regolamento IBJJF oppure ibridi se non, addirittura, inventati da loro.

Avrà anche luogo un match di combat ju jitsu fra due veterani della scena italiana come Matteo Minonzio ed Ernesto Papa, e, anche in questo, siamo i primi in Italia. Sono un grande fan del regolamento EBI e loro lo hanno lanciato nel 2017, rendendolo uno sport di prima categoria.

Su Samin Kamal Beik, impegnata in due eventi a breve distanza uno dall’altro:

Samin avrebbe dovuto combattere a Slam, ma non siamo riusciti a trovare l’avversaria. La nostra intenzione era di fare una rivincita contro l’attuale campionessa, Claudia Archir, ma si è ritirata dallo sport. Momentaneamente terremo fermo il titolo, per poi probabilmente spogliare l’Archir perché non ha difeso. Detto ciò, combatterà domenica in un match di submission grappling, per poi partecipare al WFC il 17 febbraio, in Slovenia contro Neja Uranic.

Credo che, nonostante il record, a livello tecnico non manchi niente a Samin, anche paragonandola ad atlete più note e con risultati migliori. Il suo punto debole è la condizione mentale, è un’incognita perché non sai mai come possa reagire. Se è presente con la testa può tranquillamente vincere entrambi i prossimi match, tenendo conto che, e non è per mettere le mani avanti, conosco la promotion WFC, dove ho combattuto in passato, e sono conscio che giochiamo veramente fuori casa. Per vincere dovremmo fare molto più dell’avversaria, o vincere prima del limite.

A riguardo di Mauro Cerilli, della cintura pesi massimi e del match titolato fra Paolo Zorzi e Marian Iovita:

Il rapporto che ho con Mauro è veramente splendido. Prima di essere un grande atleta è una grandissima persona. Ha sempre dimostrato affetto e rispetto nei confronti di Slam e, di comune accordo, abbiamo deciso di lasciare sospeso il titolo dei pesi massimi, piuttosto che metterlo in palio in un match che non avrebbe avuto né senso, né storia. Mauro, adesso, combatte in altri continenti in promotion di livello internazionale e, giustamente, non tornerà più negli eventi italiani. È il momento giusto per rimettere in palio il titolo che, grazie a Mauro e alla storia che gli ha dato, è il più prestigioso della nostra promotion.

La motivazione principale di questo incontro è che gli atleti volevano fortemente incontrarsi nella gabbia. Non corre buon sangue fra di loro e sono entrambi vogliosi di battersi l’un l’altro. A livello di match credo sia molto equilibrato, dipende da chi arriverà nella condizione migliore. Quando sarà il momento, mi siederò al tavolino e gusterò l’incontro al meglio. Non saprei davvero dire chi vincerà, l’unica cosa di cui sono sicuro è che non durerà per tutti i cinque round.

Su il co-main event della serata, match valevole per il titolo dei pesi mosca fra Manuel Milito e Michelangelo Lupoli:

La nostra filosofia è organizzare gli incontri che le persone vogliono vedere, gli incontri che servono agli atleti per fare un salto di qualità. Nella categoria dei pesi mosca, in Italia, sono presenti veramente pochi atleti e, i due di livello più alto, sono Manuel Milito e Michelangelo Lupoli. Questo match nasce come difesa del titolo per Manuel e come opportunità per fargli sfidare l’ultimo atleta rimasto in Italia della categoria in grado di metterlo in difficoltà. Credo abbia valore a livello nazionale, sono due atleti di altissimo livello tecnico ed atletico, giovanissimi e con record eccezionali.

Sarà un match godibilissimo, da coach di Manuel credo sia avvantaggiato sotto diversi aspetti e spero sia l’opportunità per lanciarlo verso prospettive internazionali. Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che non facciamo incontri semplici per i nostri atleti, cerchiamo le sfide migliori e gli arbitraggi sono completamente indipendenti da noi. Questo è il match più interessante che si potesse fare fra i -57 kg nazionali, il match migliore per entrambi gli atleti e, anche a livello di spettacolo, varrà tutti i soldi del biglietto.

Sulla collaborazione con PureFights.tv e la trasmissione streaming dell’evento:

Collaboriamo con PureFights.tv. Ovviamente non è nostra intenzione che l’evento muoia una volta finito, vogliamo riprenderlo e creare una memoria storica. Vedo molte persone affidarsi a Fight Network Italia ma non era la scelta giusta per noi, non ci conveniva. Eventi di questo tipo, in Italia, non portano vantaggi economici, bensì d’immagine e di prestigio, al massimo un investimento per il futuro. In questa settimana, comunque, verranno annunciate le repliche dello scorso Slam e del WAR sul canale televisivo. Preferiamo pagare le riprese televisive professionali in modo indipendente e collaborare con PureFights.tv, che rende disponibile lo streaming sia live sia on demand; abbiamo guadagnato qualcosa, ma sono veramente cifre irrisorie.

Io ne faccio un discorso di prestigio ed investimento, e PureFight.tv mi permette di guadagnarne anche a livello internazionale perché, oltre a trasmettere sulla propria piattaforma, diffondono anche su canali di altre nazioni. Cerchiamo sempre negli sponsor, che noi definiamo partner, più che un supporto economico qualcosa che possa arricchire ambo le parti, un rapporto di do ut des.  Questo è PureFights.tv, è una bellissima idea, una bellissima piattaforma nonché estremamente professionali. Andiamo avanti per passione e per passione cerchiamo di fare cose al meglio. Sono fermamente convinto che quest’edizione dello Slam sarà la migliore di sempre, sia per l’organizzazione, sia per il matchmaking, sia per la card di WAR. Saranno ben 14 ore di spettacolo continuo.

Cosa si aspetta da Slam 12, progetti futuri ed anticipazioni:

Mi aspetto, sinceramente, il tutto esaurito. Il riscontro c’è, lo spettacolo merita. I match saranno bellissimi. Per quanto riguarda WAR, spero che l’evento di quest’anno abbia ancora più impatto a livello nazionale e non, abbiamo grandissimi atleti in competizione, svariati brasiliani fra cui il nostro campione Almeida, che ha anche vinto la medaglia d’argento ai campionati europei di BJJ sconfiggendo avversari illustri. Stiamo già progettando la prossima edizione, per creare una card ancora più interessante. Mi piace costruire una storia con i titoli, come abbiamo fatto con Cerilli, dare continuità alla cintura.

Non vogliamo avere campioni che prima la prendono, poi la lasciano e così via. Certo, adesso è più complesso perché ci sono molte promotion e gli atleti italiani iniziano ad avere un livello più alto e possono competere all’estero; credo, però, che un titolo che venga difeso per la terza volta abbia un fascino diverso rispetto ad una cintura che viene difesa per la prima. Vogliamo aumentare il montepremi in denaro del WAR, sicuramente nella prossima edizione sarà già più alto.

Quasi sicuramente faremo una nuova edizione di Slam Underdog, il fratello minore di Slam, quest’estate nella zona di Firenze ed in contemporanea vorrei fare un WAR “minore”, aperto a tutti, nella categoria dei pesi leggeri oppure welter.

Riguardo alla recente intervista apparsa sul nostro sito a Bruno Danovaro:

Non penso vada preso troppo sul serio. In una dimensione sportiva le persone di cui ha parlato andrebbero approcciate, da uno come lui, con una riverenza quasi religiosa. Veramente, non nominare queste persone invano. La prima persona di cui ha parlato è Alberton, un mio carissimo amico che ora ha una bella famiglia, uno splendido bimbo di nome Achille, e si è molto addolcito, altrimenti se fosse uscita un’intervista simile tempo fa gli avrebbe già sparato alle gambe.

Ha nominato Binda, il più piccolo fra quelli di cui parla, e penso che anche con una mano legata ed un occhio bendato riuscirebbe a mandarlo al CTO. Infine ha citato Rigamonti e Celotto, non mi sembrano le persone più adatte con cui scherzare e se fossi in lui lascerei perdere. Questa è una risposta sarcastica nei confronti di Danovaro, che non può assolutamente essere preso sul serio.

Per quanto riguarda Slam è vero che io lo cerco e l’ho cercato, quindi datemi il merito che già tre anni fa avevo inquadrato il fenomeno mediatico ed il fenomeno da circo che rappresenta; a me piacciono questo genere di match, freak show, incontri dove la gente deve dimostrare qualcosa. Credo che Danovaro, lasciando stare tutto quello che ha detto, dovrebbe guadagnarsi il rispetto con il rispetto. Basterebbe che entrasse in gabbia e che facesse un match, un match reale. Noi gliene possiamo dare la possibilità in qualsiasi istante, ha fatto un piccolo patto con il diavolo perché sono stato io il primo a cercarlo e perché lui ha nominato Slam nell’intervista.

Rilancio la sfida e l’opportunità di combattere nel mio evento, lasciandogli la possibilità di scegliere il livello dell’avversario a seconda del livello a cui lui crede di essere. Se crede di essere un principiante, gli daremo un principiante; se crede di essere un campione, gli daremo un campione. Tutti combatterebbero contro di lui. Per quanto riguarda i soldi, io non parlo mai di soldi. Quindi non è vero che gli ho offerto mille euro, come non è vero che gliene ho offerti cento, e nemmeno centomila.

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Crediti immagine di copertina: Filippo Steven Ferrara

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Matteo Manfredini

Nacque nel lontano 1995, appassionato di musica e, più recentemente, arti marziali miste. Ha praticato Calcio, Kick Boxing ed MMA. Molto antipatico.

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